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Ventitré anni fa l'assassinio di Ilaria Alpi e di Milan Hrovatin. Sembra ieri eppure sono passati ventitré anni. Non ci sono mandanti, non ci sono assassini. Non sappiamo - anche se immaginiamo -  perché siano stati assassinati. 

A cosa è servito questo sacrificio? Mi chiedo se in fin dei conti non sia stato meglio evitare di cercare la verità. Perché purtroppo quella verità viene sempre insabbiata, e se scoperta, viene poi dimenticata.

In un epoca in cui non ci turba neanche quanto accade in Siria, mi chiedo il sacrificio di Ilaria e Milan che senso possa avere, perché la nostra indifferenza non merita il la loro perdita.

American Pastoral

Difficile se non impossibile scrivere un film per questo capolavoro. Eppure per quanto ardua possa essere stata questa esperienza per Ewan McGregor,  penso che sia il momento storico migliore per fare uscire la pellicola sul grande schermo.
Chiunque lo abbia letto avrà immaginato dentro di sè un film diverso, ma noi appassionati di Philip Roth non possiamo sottrarci a vederlo, sicuri di restare delusi una volta usciti dalla sala.

Olimpiadi, non rischiamo.

Alcune anticipazioni dicono che l'eventualità delle Olimpiadi romane del 2024 potrebbe creare occupazione, crescita del Pil, miglioramento della viabilità e chissà quale altra fortuna per il Paese; pare che non ci sia nessun rischio di realizzare cattedrali nel deserto (vedi i mondiali di nuoto proprio a Roma nel 2009).

E se fossero l'occasione per rivedere il concetto di mobilità urbana con tecnologie sostenibili e con progetti che vadano oltre la sola durata dei Giochi?

E se si facesse il possibile per utilizzare strutture già esistenti, senza speculare inutilmente su nuove aree?

E se magari ci fosse un referendum anche da noi come ad Amburgo, così potremo evitare di farci prendere in giro ancora una volta con la favoletta del sondaggio dove siamo tutti favorevoli alle Olimpiadi?